lunedì 1 novembre 2010

Il movimento Cittadini per la sanità scrive una lettera aperta al PDL

Apprendiamo con piacere dalla stampa che il gruppo dirigente del PDL locale, forza di opposizione sia nel governo del nostro territorio che in quello regionale, si sta interessando ai problemi della sanità spezzina ed in particolar modo dei servizi sanitari della Vallata del Magra (La Nazione- cronaca di Sarzana del 31 Ottobre).
            Siamo però scettici sulla questione della raccolta di firme perché riteniamo che ci sia bisogno di azioni ben più eclatanti dal momento che la Regione si è fatta beffe di ben 6.000 firme raccolte per chiedere il mantenimento di Ginecologia ed Ostetricia a Sarzana.
            Al di là del problema del nuovo Ospedale del Filettino, che cancellerebbe di fatto quello di Sarzana e su cui si addensano nere nubi in fatto di disponibilità dei finanziamenti promessi dal governo, siamo invece sicuri che il PDL locale abbia una proposta compiuta per tentare di rilanciare nel frattempo l’Ospedale di Sarzana e i servizi sanitari territoriali. Proposta che, però, non conosciamo.
            In attesa di conoscere una proposta alternativa di riorganizzazione, che caldeggiamo fortemente, da poter discutere ed eventualmente condividere se ci convincesse, siamo curiosi di capire cosa propone il PDL riguardo la grave carenza degli organici della ASL 5 rispetto agli altri territori liguri, dal momento che la Regione contrappone a questo problema il fatto che la finanziaria non permette di assumere.
            Qui, infatti, c’è poco da girare intorno e sensibilizzare la popolazione.
            Ci sono solo tre strade:

            La prima:  la Regione vara un piano di riequilibrio degli organici nei vari territori che permetta di spostare personale verso La Spezia con un bando intra-regionale di mobilità che non costerebbe nulla e nel frattempo concede più deroghe alla ASL 5 e meno agli altri territori che hanno già avuto, consentendole di recuperare il gap creatosi dal 2004 ad oggi. Anche questa operazione non avrebbe costi perché fatta a parità di personale assunto in Liguria.
            La seconda:  fermo restando il discorso delle deroghe, la Regione, come hanno già fatto in altre realtà, comincia a recuperare risorse reinternalizzando i servizi appaltati o dati in gestione ai privati che costano più della gestione in proprio e reinveste i risparmi in assunzioni e strumentazioni.
E questo andrebbe fatto comunque per non sprecare risorse pubbliche
            La terza:  la Regione taglia i servizi o by-passa il problema del blocco delle assunzioni con l’escamotage dell’acquisto di prestazioni e servizi da privati, come detto sopra, spesso a più alto costo. Cosa ovviamente consentita dalla finanziaria. Quindi prosegue nell’opera sotterranea di “privatizzazione” della sanità che nel nostro territorio è già pesantemente radicata e si avvia verso la strada ben chiarita nel “libro verde” di Sacconi che porta alla progressiva “privatizzazione” degli ospedali.
 Ipotesi credibilissima dal momento che da più parti arrivano proposte e notizie in questo senso.

            Ovviamente non possiamo non fare notare che nel “libro verde” di Sacconi, che forse i cittadini non conoscono, nella descrizione del nuovo sistema sanitario pubblico sta scritto testualmente: “il pilastro complementare è un passaggio essenziale”, laddove per complementare si intende che il cittadino dovrà partecipare ancor di più, magari anche in toto, alle spese sanitarie con l’attivazione di coperture assicurative.
            Visto pertanto che la maggioranza attualmente al governo Regionale poco o niente si confronta coi cittadini, ci aspettiamo che almeno l’opposizione lo faccia, fornendoci proposte precise su come intenda organizzare la rete ospedaliera della ASL 5, e proposte volte alla soluzione dei problemi della sanità spezzina.
           Ci aspettiamo, inoltre, che l’opposizione regionale (che è forza di governo nazionale) faccia la sua parte per fare assegnare alla Regione Liguria i finanziamenti necessari al nostro SSR in sede di Conferenza Stato-Regioni.
            I cittadini, molto meno fantomatici di quanto si possa credere, ci sono e daranno battaglia.
           
            L’esecutivo
Il coordinamento del Movimento Cittadini per la sanità.

Tribunale per i diritti del malato/cittadinanzattiva - La Spezia
Unione Donne Italiane-  Sarzana
Centro Ligure per la tutela del malato - La Spezia/Sarzana
ADICONSUM Sarzana
Comitato Sanità Val di Magra

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