lunedì 20 dicembre 2010

Montaldo attacca Primari, medici ed Associazioni di tutela del malato e comitati civici: "dite BELINATE"...

La risposta del Movimento cittadini per la sanità
Abbiamo letto sui quotidiani ed ascoltato direttamente la replica irata, e un tantino offensiva, dell'assessore Montaldo a quanti mettevano in discussione le scelte della Regione sulla riorganizzazione dell'ASL 5 e sul conseguente operato della Dirigenza della ASL stessa.
Nel ricordargli che fra i dissidenti ci sono migliaia di cittadini (si è già dimenticato delle 6.000 firme?), medici, operatori sanitari, organizzazioni sindacali, comitati, e finanche qualcuno del suo partito,  ne comprendiamo lo sfogo come uomo, perchè oggettivamente non deve essere facile tenere la barra di un simile incarico, ma riteniamo politicamente censurabile il comportamento come assessore.
Lo sfogo dell'assessore e' comunque interessante per due motivi.
Per le risposte alle critiche che in alcuni casi supportano addirittura la ragione fondamentale della protesta : cioè molte scelte errate per anni nella nostra ASL, alcune delle quali vengono si ammesse, ma anche reiterate (ad esempio lo spropositato ricorso alle esternalizzazioni).
Ma più importante, per il nervosismo che denota : nel gruppo di chi sostiene le scelte dei maggiorenti (questo si che pare sparuto rispetto alla base) si teme che i contestatori, a furia di insistere, vengano ascoltati. La miglior prova che abbiamo visto giusto!
In realtà, se non vi fosse stata questa .. eruzione di nervosismo, l'assessore avrebbe ben potuto rispondere alle critiche in maniera molto più pacata, spiegando e contestando i dati che da anni gli sono messi davanti,  e che lui stesso non nega, cercando soluzioni condivise ai problemi evidenziati.
Ma si sa, quale buon manovratore che non vuole essere disturbato, il confronto non lo intende.
E sottolineiamo che questo assessore e' – crediamo unico – quello che ha varato la legge di riforma del sistema sanitario ligure e ha lasciato inapplicata – dal 2006 ad oggi – la norma che prevede l'istituzione di un organismo di partecipazione e consultazione dei cittadini sulle scelte sanitarie regionali.

Ma forse, come ogni volta che tira aria di elezioni, il nervosismo impera.
D'altro canto crediamo che nessuno abbia obbligato l'uomo ad assumere quella carica.
Si tratta di carica pubblica che, per sua stessa natura, obbliga chi la ricopre ad un costante confronto, anche con chi non la pensa come lui, dal momento che, una volta nominato come assessore, rappresenta tutti i Liguri e non solo quelli della sua parte.
Per questo, negare il confronto e, peggio, ironizzare - come hanno fatto anche i suoi compagni di parte - sulla più o meno numerosa partecipazione di cittadini alle proteste, ammesso che la quantità equivalga a qualità e ricordandogli che tre anni fa la piazza l’abbiamo riempita, non gli fa onore ed anzi lo rende politicamente indegno a rappresentare tutti i cittadini, anche quelli che non la pensano come lui, tanti o pochi che siano.

Buon anno, caro assessore.

               Il Coordinamento del Movimento Cittadini per la sanità

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