giovedì 16 dicembre 2010

Anche le organizzazioni mediche scendono in campo a tutela dei cittadini. "Mettere il cittadino al centro delle decisioni" è il moto del Comitato. Da anni...

...tuttavia permane l’obbligo da parte delle OOSS di salvaguardare gli operatori garantendo i loro diritti e di chiedere le necessarie revisioni ai piani presentati quando si individuino passaggi che rischiano di compromettere la qualità dei servizi.
In questa ottica, condividendo la necessità di provvedere ai piani di riorganizzazione, le Organizzazioni Sindacali Mediche, in riferimento a quello dei Dipartimenti Sanitari, presentato verbalmente dalla Direzione Aziendale il 22 novembre u.s.,  denunciano quanto segue:
1)     A tutt’oggi non è ancora pervenuto alcun documento ufficiale inerente la riorganizzazione Aziendale anche se già approvato all’unanimità dall’Ufficio di Direzione. 
2)     A tutt’oggi non è ancora pervenuto alcun documento ufficiale che informi sulle deroghe a suo tempo richieste né tanto meno su quelle ottenute e le OOSS apprendono quotidianamente esclusivamente dagli organi di stampa le “novità” riguardanti l’Azienda.
3)     E’ evidente che il contributo di idee dei  medici che operano nelle strutture sanitarie e dei sindacati medici che li rappresentano, non viene considerato importante dalla Direzione Aziendale e che dobbiamo constatare un atteggiamento velatamente antisindacale dei vertici Aziendali dell’ASL.
4)     Coerentemente con quanto denunciato, non meraviglia  che si proceda con la scusa della riorganizzazione, al progressivo depauperamento delle professionalità apicali, ipotizzando la cancellazione del posto di primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Sarzana, quello del  primario  di Ortopedia di Sarzana oltre a quello già perso, relativo al primario di Ostetricia e Ginecologia dello stesso Ospedale. Una realtà lavorativa deprivata di qualsiasi possibilità di avanzamento di carriera, ha ricadute negative sulla qualità del servizio erogato e demotiva il personale.  
5)     Nel piano di riorganizzazione dovrebbe invece prevalere la logica della integrazione tra gli Stabilimenti Ospedalieri esistenti, e contemporaneamente l’obbligo di garantire la professionalità degli operatori e stimolarne la crescita.
6)     Riteniamo dunque necessario mantenere la Chirurgia d’urgenza anche a Sarzana, almeno, sino alla realizzazione del Nuovo Ospedale del Levante Ligure, abolendo pertanto la differenziazione secondo i diversi livelli di intensità di cura.
7)     Riteniamo infatti che l’Ospedale S.Bartolomeo debba essere considerato una risorsa indispensabile e preziosa per consentire il travagliato percorso che auspichiamo porterà tra qualche anno alla costruzione del nuovo Ospedale del Levante Ligure. Riteniamo che l’Ospedale S.Bartolomeo venga considerato in questi anni, con la previsione anche della chiusura del Felettino, come il “polmone” della sanità spezzina.
8)     Pertanto nella definizione dei programmi a medio termine, identifichiamo la struttura del S. Bartolomeo come sede futura di un  Polo Sanitario monotematico Oncologico. A tal fine chiediamo la revisione del piano attuale integrandolo, fin da ora, con l’istituzione di una realtà oncologica “globale”,permanente e continuativa che consolidi il servizio sanitario pubblico al quale i cittadini hanno diritto. E’ noto che la diagnosi oncologica, sprofonda le persone nello sconforto soprattutto a causa dello scenario d’incertezza sui percorsi diagnostici, terapeutici di prevenzione e di follow-up da seguire. Un polo sanitario integrato, che indirizzi, segua e tuteli il paziente, rappresenta un punto di riferimento di estrema importanza, in grado anche di prevenire le “fughe”. Il S.Bartolomeo possiede tutte le caratteristiche necesarie a ciò.
9)     Crediamo che l’obbiettivo di chi gestisce la Sanità debba essere quello di mettere il cittadino ed i suoi bisogni al centro del sistema, valorizzando al meglio le risorse strutturali e professionali, evitando quindi scelte che mirino solo ad un mero equilibrio di bilancio. Quindi ribadiamo che le OO.SS.MM., non si oppongono al necessario piano di riorganizzazione Aziendale, ma vogliono indirizzarne le scelte in un ottica complessiva di efficacia ed efficienza con lo sguardo fisso all’utenza.
10)Nella speranza che questo nostro comunicato possa stimolare una doverosa riflessione e discussione intorno a scelte strategiche che condizioneranno tutto il futuro della sanità nella nostra Provincia,  sottolineiamo l’importanza di scelte condivise con gli operatori sanitari Aziendali che andranno poi di fatto a sostenere l’onere delle decisioni prese. I prossimi anni saranno infatti quelli delle scelte decisive per la Sanità Spezzina e le OO.SS.MM. non intendono assolutamente rimanere alla finestra. Le decisioni prese oggi dall’attuale Dirigenza Aziendale, ricadranno di fatto sulle spalle degli operatori Sanitari e ancor più sulla pelle dei cittadini di tutta la provincia per molti e molti anni.  Siamo dunque a disposizione di tutte le forze tecniche, politiche e sociali, per dare il nostro contributo costruttivo alla realizzazione di un ambizioso progetto, nell’ottica di un unico obiettivo che rimane il sensibile miglioramento dell’offerta Sanitaria di tutta la Provincia.

AAROI, ANAAO, ANPO, ASCOTI, CGIL medici, CIMO, CISL medici , FASSID, FESMED, FIALS,UIL medici

Nessun commento:

Posta un commento