mercoledì 28 dicembre 2011

L'appello ai sindaci della provincia del Comitato SOS Sanità. Nomi al di sopra di ogni dubbio...

28/12/11 LA NAZIONE- Sforbiciata a infermieri, laboratori e RSA. Medici senza più paracadute assicurativo
«Sos sanità spezzina» invita i cittadini ad alzare la voce  
  IL SISTEMA sanitario locale? Un’autentica bomba a orologeria. E’ questo il grido dall’allarme lanciato dal comitato «Sos sanità spezzina», alla luce dei gravosi tagli ai servizi imposti dal Governo e a cascata, dalla Regione e dall’Asl. Tagli che nella nostra provincia
, è noto, ammontano a 8 milioni di euro per il 2011 e a 20 milioni per il prossimo anno. Il comitato, nato a gennaio per rappresentare i bisogni e le aspettative dei cittadini, punta ora il dito contro tre provvedimenti della Regione Liguria che, a suo dire, penalizzerebbero non solo le fasce deboli della popolazione ma anche i medici di base: «Il licenziamento di 32 infermieri nelle residenze private, 6 dei quali nell’assistenza domiciliare — ha spiegato il dottor Lorenzo Cozzani, medico di base e membro del comitato, ieri in Provincia —, la scure sul convenzionamento privato a partire dal primo gennaio, che porteranno estenuanti liste d’attesa, e la chiusura di 300 posti letto per anziani nelle Rsa, tra l’altro già sofferenti per la mancanza di personale».
INSOMMA, una bella mazzata per una provincia che detiene il più alto tasso di anziani, «soprattutto — ha precisato Paola Gari, già dirigente amministrativa dell’Asl — se si considerano i 200 posti letti in meno rispetto alla media regionale». Ecco quindi la denuncia dei medici di base: «Lo scorso anno — continua Cozzani — avevamo chiesto di non toccare l’assistenza infermieristica, i vertici Asl hanno invece consigliato di ridurre i disagi agli ammalati. Dobbiamo forse essere noi a occuparci dei prelievi ematici o dell’inserimento di cateteri?».
MA NON È TUTTO. Nel nodo sanità rientra anche la branca della medicina difensiva, che incide per 5 milioni di euro annui sulla spesa sanitaria: si tratta, per intenderci, di tutti gli esami che medici prescrivono, anche se non necessari, pur di non incappare in denunce o revoche delle convenzioni. «La Regione — precisa il medico di famiglia — ha deciso di tagliare la copertura assicurativa ai medici e al personale sanitario: un risparmio di 36 milioni di euro, che costringerà noi medici a adire le vie legali per eventuali contenziosi, e quindi a aumentare il numero degli esami ai nostri pazienti». Tra gli aspetti nel mirino del comitato «Sos sanità spezzina», oltre alla necessità di un efficiente servizio territoriale, anche la questione delle liste d’attesa: ad andare alle calende greche le richieste di elettrocardiogrammi da sforzo, di elettromiografie e di mammografie.
ALTRA QUESTIONE la riorganizzazione della rete ospedaliera: «Occorre istituire nuovamente il punto nascita all’ospedale di Sarzana, tanto più che oculistica occupa una spazio decisamente vasto». Ecco quindi l’appello dei membri del comitato, tra i quali Remigio Pagliari, già magistrato e consigliere della Corte d’Appello, e il giornalista Renzo Raffaelli, autore del libro sulla sanità spezzina dal titolo «Prognosi riservata»: «Siamo critici ma non contrapposti, per questo puntiamo alla collaborazione con i sindaci. All’assessore regionale Montaldo abbiamo inviato una decina di domande sullo stato di salute della nostra sanità ma ad oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta». A breve il comitato organizzerà un convegno per illustrare le proposte ai cittadini, ai quali è rivolto l’invito: «Fate sentire la vostra voce, anche all’Urp!».
Copia e incolla il link per leggere il nostro articolo sulla nascita del gruppo SOS Sanità:
http://comitatosanitavaldimagra.blogspot.com/2011/05/sos-salviamo-la-sanita.html#more

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