domenica 16 gennaio 2011

Sull' Ospedale di Sarzana il Dott. Canessa dice la sua. E noi commentiamo...

LA NAZIONE Sarzana 14 Gennaio 2011: PARLA IL DOTT. CANESSA.
"L'ospedale non sta smobilitando... ...per il primario di pneumologia non c’è più posto per derive clientelari e privilegi."
"...il dottor Canessa si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Senza fare sconti a colleghi e politici: «Non c’è più posto per le derive clientelari e per i privilegi degli operatori. Tutte cose che in passato hanno imposto certe scelte...»."
    Anche noi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ma questa frase, detta da un primario che è anche Capo Dipartimento e, ci risulta, numero uno della Direzione Sanitaria dell'Ospedale San Bartolomeo, quindi ben consapevole di dove stanno le magagne che dichiara, risulta  abbastanza grave e dovrebbe essere precisata indicando chiaramente dove stanno i clientelismi e i privilegi degli operatori. Nel passato, nel presente - semprechè anche lui non intenda indicare queste colpe in chi, fra operatori e citttadini, si è espresso in difesa della sanità provinciale- e magari, se ne vede, nell'immediato futuro conseguente alle decisioni regionali.
    Visto che ci siamo gli potremmo anche chiedere cosa ne pensa dell'attuale sistema di nomina dei primari. E, meglio ancora, dei Capi Dipartimento che sono ben pagati per farlo e che ci risulta non siano nominati previa verifica dei reali meriti professionali e di capacità, ma siano nominati fra i primari su base "elettiva" tramite la votazione di altri medici sottoposti che hanno incarichi revocabili di direzione di strutture per cui, anche loro, ricevono una specifica indennità.
    Ma veniamo alle sue affermazioni,...
ben lungi da noi l'intenzione di criticare le capacità professionali e la qualità delle prestazioni rese dai servizi della ASL 5 che però, ci sembrano sempre più basate sull'abnegazione e dedizione degli operatori piuttosto che sul'organizzazione e programmazione.
    Ci pare assolutamente fuori luogo il paragone con l'ospedale John Hopkins’ di Baltimora, forse che avrebbe avuto la possibilità di farsi trasportare là? Senza nulla togliere, poi, alla nuova emodinamica di La Spezia, che riteniamo uno dei fiori all'occhiello dell'azienda, quel reparto non è certo una cardiochirurgia che noi non abbiamo e meno male che lui non ne ha avuto bisogno.
    Peraltro dovrebbe ben sapere che la riabiulitazione cardiologica di Sarzana accetta, da sempre, pazienti acuti che vengono seguiti con qualità solo perla professionalità del personale e l'abnegazione dei cardiologi dell'ospedale, visto che questi ultimi sono assolutamente sottostimati per affrontare le guardie sulle 24ore e festive e le altre attività, prova ne siano le lunghe liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali.
    Sulla chirurgia: Non è vero che l’urgenza viene fatta a La Spezia perché molte urgenze vengono ancora fatte a Sarzana.
    Vengono invece dirottate a La Spezia le urgenze traumatologiche chirugiche e le urgenze “maggiori” che il 118 ha ordine di non fare neppure arrivare a Sarzana. Anche perché il pronto soccorso non può rifiutare i pazienti che arrivano autonomamente.
    Il depotenziamento della chirurgia pare però più “strisciante” e riguarda la carenza di medici e di posti letto, il trasferimento a La Spezia di tutta una serie di prestazioni chirurgiche, etc… Ma su questo tema bisognerebbe chiedere un confronto al primario dott Lippi che si è già ben espresso anche pubblicamente. A meno che il Dott. Canessa non comprenda anche lui con la frase “derive clientelari e privilegi per gli operatori". E parliamo di un primario molto stimato e capace, riconosciuto eticamente e professionalmente.
    In definitiva il nostro parere è che un reparto di chirugia dove non si fanno urgenze assomiglerebbe più ad una casa di cura privata che ad un ospedale pubblico.
    Sull’urologia non ha minimamente accennato alla riduzione di personale infermieristico, di numero di sedute operatorie e di posti letto rispetto alla precedente situazione del Felettino.
    Sull’oculistica, pare non essere al corrente del fatto che a Sarzana manca il pediatra, necessario al primario oculista per intervenire sui bimbi, e che c’è una carenza di personale infermieristico anche in previsione dei prossimi pensionamenti (in particolare pare nella sala operatoria dove, peraltro, risulta che il personale faccia il doppio delle reperibilità consentite)
   E come è possibile cercare di far intendere che la situazione in dialisi sia migliorata? Dopo 35 anni di prestazioni di altissima qualità come si può dire che prima non c'era il nefrologo? Ci risulta che il Dott. Marchini lo fosse e che le sue rarissime assenze fossero egregiamente compensate dalla qualità della dialisi effettuata e del personale infermieristico e dei colleghi medici che lo sostiituivano.
   E non gli sembra un problema che per gli esami che ora si inviano alla Spezia i tempi di attesa delle risposte si siano moltiplicati rispetto a quando venivano eseguiti al laboratorio analisi di Sarzana?
   E' poi vero che ora abbiamo una risonanza magnetica eccezionale... ma con liste di attesa di sei mesi!
   "E ora faremo il Day Hospital oncologico" dice. Ora quando? Da luglio ad oggi non si è ancora riusciti a impedire che i pazienti vadano a La Spezia per i cicli antiblastici. E non parliamo di chi va a Massa.
   Sulla pneumologia concordiamo con lui, perché il reparto è ottimo, ma sarebbe opportuno chiedere al Dott. Canessa come fa ad avere tutto ciò che gli serve per ottenere i risultati che dichiara mentre gli altri reparti risultano in sofferenza.
    Per ultimo, ci piacerebbe sapere come mai il Dott. Canessa non ha minimamente citato l'Ortopedia e cosa ne pensera del fatto che la ASL ha soppresso il posto del primario che andrà in pensione col 31 gennaio ben sapendo che il primario di La Spezia non sarà in grado di seguire i due reparti e il processo di trasferimento di tutta la Traumatologia a La Spezia e la Ortopedia elettiva a Sarzana. E del fatto che l’Assessore montaldo ha già detto pubblicamente che il Dott. Bottai rientrerà dalla finestra con incarico privato. Probabilmente assieme ad altri medici esterni perché quelli in organico non basteranno a coprire il Dea di 2° livello a La Spezia e il “grande reparto di Ortopedia” di Sarzana. Pagheremo un primario in pensione, ne mettiamo uno solo per due grossi reparti e poi facciamo rientrare, lautamente pagato, il primario pensionato con rapporto libero professionale, magari assieme ad altri medici come paventato dallo stesso Montaldo?
    Non è l'anticamera della privatizzazione del reparto come si sta organizzando ad Albenga?
    Altro che derive clientelari e privilegi degli operatori…
    

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