IL SECOLOXIX Sarzana14/01/11:
DOPO LA CHIUSURA DELLA MATERNITÀ DI SARZANA Le puerpere della Val di Magra hanno preferito Massa al capoluogo.
I RESIDENTI in val di Magra che hanno preferito far nascere fuori regione i propri figli, non prendendo in considerazione il reparto di ginecologia e ostetricia della Spezia, dopo la chiusura di quello del San Bartolomeo (614 parti complessivamente nel 2009), sono tanti. I dati forniti dagli uffici anagrafe dei comuni non lasciano scampo a interpretazioni...
Tra i sarzanesi, per esempio, dal primo luglio scorso, primo giorno della chiusura, solo 30 sono nati al Sant’Andrea, e ben 28 all’Opa di Massa. Contando anche i nati a Camaiore (3), Genova (4), Pisa (3), il dato dei parti esprime una grande spinta verso l’esodo, salendo a quota 38. Includendo anche i primi sei mesi,per chi ha scelto di non far nascere a Sarzana il proprio figlio,ma è qui residente, sono 11 i parti massesi, contro 7 spezzini. Più un nato a Camaiore, Genova, Firenze e Pontedera. Tra i residenti a Castelnuovo Magra, sempre dal primo luglio al 31 dicembre sono 15 i bambini nati a Massa contro 13 nati alla Spezia, ai quali, nei primi sei mesi invece devono essere aggiunti 13 nati a Massa, 8 a Spezia e 11 a Sarzana.Ma anche gli altri comuni, complessivamente nel 2010 hanno visto 70 nuovi nati residenti a Santo Stefano Magra (27 a Spezia, 17 a Massa e Sarzana, 6 a Genova, 1 a Camaiore, Merano e Pontremoli; 65 residenti A Ortonovo (36 a Massa, 12 a Spezia e 17 a Sarzana); 34 ad Ameglia (16 a Massa, 7 a Spezia e Sarzana 2 a Viareggio e 2 a Genova); 87 ad Arcola (38 nati alla Spezia, 22 a Massa, 13 a Sarzana, 4 a Pisa, 2 a Camaiore e Pontremoli, 1 a Viareggio, Eboli, Novara,Bratislava,Lecce e Arcola). I numeri dunque dicono che per ora, la struttura sanitaria per le puerpere e i neonati in forza alla provincia spezzina é perdente rispetto a quelle della vicina Toscana. Di questo e di altro parlerà questa Sera alle ore 21 all’Unione Comunale del Pd l’assessore alla sanità ligure Claudio Montaldo, convocato dal partito di maggioranza che con il suo segretario Stefano Ambrosini ha allargato la riunione a tutti i consiglieri comunali targati appunto Pd. Ricordiamo che è sempre in piedi la proposta del sindaco Massimo Caleo di rivedere il nuovo piano di organizzazione sanitaria, ribadita nell’ultima visita pubblica dell’assessore, che nella recente manifestazione dei comitati presso il San Bartolomeo,Lorenzo Forcieri,presidente dell’Autorità Portuale della Spezia Spezzina, soprattutto riferendosi a ostetricia e ginecologia ha invitato sia Montaldo che il presidente della regione Burlando a tirare le somme dopo sei mesi di prova, ed eventualmente cambiare strada, così come il primario di chirurgia Carlo Lippi, aveva parlato di smantellamento scientifico del San Bartolomeo, con precise colpe della politica locale. Infine il clima è arroventato dal Comitato Sanità Val di Magra che nel suo blog (http://comitato sanita val di magra. blogspot.com), nell’elencare tutte le mancanze del nuovo piano, è durissimo. «Non si accetta il contraddittorio e si muovono gli apparati per confondere i cittadini _ si legge _.Forse non gli basta la campagna politica lanciata contro la mobilitazione dei comitati e delle associazioni di tutela del malato che cercano di mantenere i servizi sanitari locali degni delle aspettative dei cittadini, che ha trovato conferma anche nel rifiuto della Commissione Affari Sociali a programmare un’audizione ». grassoperoni@ilsecoloxix.it
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