Si legge l’articolo sulla stampa di Giovedì e d’acchito si potrebbe pensare: “ma che bravi all’ASL 5: hanno risolto il problema!”
Si potrebbe… ma intanto, come sempre, abbiamo solo un articolo di stampa non corredato da nessun documento dettagliato su cui si possa esprimere un giudizio. E si che l’appello delle Organizzazioni sindacali è chiarissimo: “chi eventualmente fosse contrario lo dica a chiare lettere e se ne assuma la responsabilità indicando anche le strade alternative”.
Se il problema fosse unicamente la salvezza dei posti di lavoro del personale della Fondazione Don Gnocchi, sarebbe facilissimo applaudire alla decisione, sempre ammesso che sia vero che si salvino i posti di lavoro, ma come è possibile valutare l’operazione senza un documento dettagliato? Senza sapere neppure
Si potrebbe… ma intanto, come sempre, abbiamo solo un articolo di stampa non corredato da nessun documento dettagliato su cui si possa esprimere un giudizio. E si che l’appello delle Organizzazioni sindacali è chiarissimo: “chi eventualmente fosse contrario lo dica a chiare lettere e se ne assuma la responsabilità indicando anche le strade alternative”.
Se il problema fosse unicamente la salvezza dei posti di lavoro del personale della Fondazione Don Gnocchi, sarebbe facilissimo applaudire alla decisione, sempre ammesso che sia vero che si salvino i posti di lavoro, ma come è possibile valutare l’operazione senza un documento dettagliato? Senza sapere neppure
con che rapporto giuridico o tipo di contratto si pone il privato che acquisisce la proprietà dei posti letto di riabilitazione nei confronti della ASL 5 e se questa operazione costerà di più o di meno rispetto alla soluzione precedente?
Peraltro i posti letto ospedalieri per la riabilitazione destinati alla provincia diminuiscono rispetto ai precedenti collocati a Sarzana, se è vero che 15 saranno riservati alla ASL 4 e che verranno ricollocati là anche i posti per i “lunghi comi” notoriamente occupati da pazienti extraregionali!
E come cambia il piano regionale visto che la vocazione riabilitativa dell’ospedale di Sarzana viene meno?
E come valutare, oggi, la situazione in seguito all’ uscita del Dott. Melley, autorevolissimo interlocutore e presidente della Fondazione Carispe, che pone in dubbio la fattibilità del nuovo ospedale del Felettino con una dichiarazione alla stampa ? Dichiarazione che segue la conferma dell’assessore regionale alla salute Montaldo del fatto che, anche nella migliore delle ipotesi e se veramente arriveranno, i soldi di Roma non basteranno neppure per l’acquisto degli arredi? E ancora dopo la dichiarazione alla stampa “ci sono solo i soldi per l’ospedale di La Spezia. Forse neanche per quello” del governatore Burlando?
E poi: si liberano posti letto a Sarzana che, in parte vengono occupati dal trasloco di Geriatria ed Oncologia, che comunque perdono posti letto rispetto all’attuale dotazione, ed in parte rimangono desolatamente vuoti perché non c’è il personale per attivarli. Che facciamo: contiamo i posti letto inutilizzati ed esultiamo per il risultato?
Dimenticavamo: si sposta l’oncologia a Sarzana ma si spendono 4 milioni e mezzo per spostare la radioterapia di… 50 metri lasciandola al Felettino? In puro stile spezzatino e senza un dipartimento oncologico degno del nome?
Incredibile: persino noi saremmo in grado di presentare un piano più particolareggiato da discutere come abbiamo più volte richiesto alla conferenza dei sindaci, ma evidentemente a nessuno interessa o forse cozza contro i veri piani di ASL e Regione.
Attendiamo di conoscere un piano serio e completo di riorganizzazione su cui discutere, che ci dica come verranno utilizzati, e da chi, i posti letto che si liberano nell’ospedale di Sarzana e come verranno potenziati e con quali risorse umane i servizi territoriali, come riapriranno e quando e con quale personale i reparti “chiusi per ferie”. Nel frattempo non possiamo che condividere il titolo che la stampa ha dato all’operazione: “via libera ai traslochi”, peraltro inutili e controproducenti se i dubbi del Dott. Melley si avvereranno. Perché solo di traslochi, e di nuovi tagli, fino a nuove notizie o smentite, sembra trattarsi mentre, contemporaneamente, si conferma la drammatica situazione di carenza di posti letto e personale.
Qualcuno ci deve spiegare come si fa a sostenere o bocciare un programma fatto solo di… traslochi, tagli e cessioni a privati. Eppure sono arrivati 30 milioni di euro in più rispetto al 2011.
Attendiamo ancora una volta senza troppa fiducia, sperando che almeno i Sindaci della Conferenza, che dovrà dare un giudizio del piano, ne sappiano di più, perché sarebbe incredibile che giudicassero solo sulla base di quanto uscito sulla stampa.
L'esecutivo del Movimento cittadini per la sanità
Tortorelli - Cittadinanzattiva/TDM La Spezia
Menicagli - C. L. Tutela del malato La Spezia
Giacomelli - C.L. Tutela del malato Sarzana
Crema - ADICONSUM Sarzana
Damiano - Comitato 6.000 firme per la sanità
Tortorelli - Cittadinanzattiva/TDM La Spezia
Menicagli - C. L. Tutela del malato La Spezia
Giacomelli - C.L. Tutela del malato Sarzana
Crema - ADICONSUM Sarzana
Damiano - Comitato 6.000 firme per la sanità
Serra - Comitato sanità Val di Magra
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