sabato 2 giugno 2012

E' persino incredibile... cannibali?

Maggioranza PD in regione, in provincia e in quasi tutti i comuni della provincia.
Eppure continuano a prendere per il c..o raccontando di una sanità che va a gonfie vele!
E se qualcuno capisce finalmente ed osa ribellarsi...
La lettera che il Movimento cittadini per la sanità invierà ai Sindaci della Provincia:
Il Movimento cittadini per la sanità era presente ieri all’incontro-scontro frai Sindaci della Val di Magra e la Direzione dell’ASL 5 Spezzino. Ed allora ecco la nostra fotografia:
- E’ passato in silenzio il problema della divisione di Chirurgia di Sarzana: non esiste più…
…alla faccia della promessa di un nuovo, grande primario che venga a Sarzana. E a fare cosa?
Nessuno sa che si dice non esista neppure uno straccio di documento che disponga chi è oggi il primario facente funzioni del reparto, oramai distrutto scientificamente, che dovrebbe sostituire nella operatività e nella responsabilità il Dott. Lippi pensionato?
Nessuno sa che già da oggi risulta reperibile un solo chirurgo per Sarzana?
Eppure, nel piano regionale sanitario e nelle linee guida della regione, risulta una Divisione di Chirurgia Generale con tutti i connessi risvolti anche di responsabilità civile.

- E’ stato solo accennato il fallimento della “grande riabilitazione” associata al "grande polo di elezione chirurgica". Anzi una clamorosa gaffe della Dott.ssa Carlucci, tanto clamorosa, quanto passata inosservata ai più, ne ha sancito il consapevole, ma accuratamente nascosto, taglio provvisorio o definitivo che sia:
Parlando della grave carenza di posti letto la Dottoressa ne dichiara la mancanza di 300 immediatamente ripresa con uno scatto dal Direttore generale, che la corregge con “duecento”. E subito lei giù a confermare la correzione,citando il parametro previsto per legge del 3,4 posti letto per acuti per mille abitanti ed omettendo che a questi deve essere aggiunto uno 0,8 per i postiletto di riabilitazione. Cioè proprio i 100 circa che riportano il numero alla realtà. Quella da noi denunciata, da sempre, di più di 300 posti letto in meno.
Ci siamo già tutti dimenticati della protesta del Novembre scorso per i tagli alla Riabilitazione ed al personale della Fondazione Don Gnocchi che la gestisce per conto ASL nell’ospedale a Sarzana?
Tagli confermati quest’anno e destinati ad aumentare nuovamente. La riabilitazione ed i 100 posti letto sono per caso diventati un agnello sacrificale sull'altare dei tagli?

-E’ sparito dalla discussione il problema degli appalti e dei servizi affidatiai privati su cui, veramente, si può recuperare risorse perché fatti ad un costo maggiore di quanto costerebbe farlo in proprio.
E non parliamo dei tagli ai servizi privati che rendono effettivamente un servizio alla comunità in termini di qualità, quantità, efficienza ed efficacia, ma di dove veramente si butta denaro che finisce nella casse di lobbies e potentati commerciali senza neppure essere reinvestiti nei nostri territori.
Continuiamo a “tollerare” il saccheggio degli ultimi soldi pubblici da parte di vere e proprie imprese commerciali?
 
A questo aggiungiamo quello che, più specificatamente è stato ammesso,comunicato e discusso:

- L'enorme carenza di posti letto a livello provinciale, che, come sopra detto, è stata abilmente occultata in parte.

- L'enorme sofferenza degli organici del personale a livello provinciale.
E qui occorre rilevare che le 54 assunzioni citate non sono certo una vittoria dal momento in cui non risolveranno assolutamente nulla rispetto alla disparità di trattamento con gli altri territori liguri.
Osserviamo oltretutto come il dato denunciato dalla Dott.ssa Campanelli sui soli infermieri ,che dichiara che dal 2009 al 2011 sono usciti 102 infermieri e ne sono entrati 45 con un saldo negativo di 57, sia drammatico. Ma ancor più drammatico risulta se si pensa che questo dato è da sommare a quello che abbiamo denunciato nel 2009; e cioè che dal 2004 al 2009 la ASL 5, DA SOLA, ha dato il 47% di tutta la riduzione di personale del SSN della Regione Liguria. Alla faccia della riduzione dell’ 1,4% in ragione annua disposto dalle normative vigenti con esclusione dei nuovi servizi!

- L’inevitabile e rischiosissimo sovraccarico di attività di urgenza che l’Ospedale di La Spezia dovrà sobbarcarsi durante il periodo più critico dell’anno pur con la presenza di un Pronto Soccorso funzionante a Sarzana.

- L’inevitabile allungamento dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici programmabili con garanzie (ma siamo sicuri?) per le sole emergenze ed urgenze dovendo l' organizzazione sopportare, oltre ai tagli e ai depotenziamenti di Sarzana, anche il taglio di un intero piano di chirurgia e degli interventi programmati di chirurgia vascolare a La Spezia.

- La possibilità non perseguita, ma forse neppure ricercata, di attuare soluzioni diverse che con un minimo impegno possono evitare la chiusura  dei reparti decisa dall’Azienda; ad esempio attraverso incarichi libero professionali ampiamente coperti dai disavanzi di gestione attivi dei reparti chiusi stessi.

- La grossa carenza dei servizi territoriali incapaci di assolvere, con il loro ruolo di filtro, alla richiesta di ricovero ospedaliero.

- Il negativo risultato dell'accorpamento dell'Ostetricia/Ginecologia che ha aumentato il flusso di utenza verso la Toscana ed il mancato potenziamento del percorso nascita e dei consultori famigliari.
Flusso, quello dei parti, che la Direzione, seppur sotto pressante richiesta, ha continuato a tenere nascosto non fornendo il saldo fra "spezzini" nati e parti effettuati a La Spezia.
E’ quindi ovvio che i Sindaci della Val di Magra siano contrari ai provvedimenti presi sul presidio ospedaliero di loro competenza istituzionale, ma, noi che eravamo presenti, possiamo garantire ai cittadini di tutta la provincia che la discussione principale è stata la difesa di tutti i servizi sanitari provinciali, compreso quelli dell’ospedale di La Spezia patrimonio anche del Distretto Sanitario della Val di Magra.
E noi, che non siamo mai stati teneri coi sindaci della provincia, e spesso in contrasto aperto con quello di Sarzana, oggi non possiamo che rilanciare ed appoggiare il suo appello ai Sindaci tutti  di coesione attraverso la richiesta di una urgente convocazione della Conferenza provinciale, che istituzionalmente deve essere convocata dal Sindaco Federici.
Da anni portiamo avanti il concetto chiaramente espresso ieri nell’incontro con la Direzione ASL da Caleo a nome dei Sindaci della Val di Magra: il problema è grave. Ed è provinciale. E va discusso a livello provinciale da tutti i sindaci sulla base di una revisione della proposta a suo tempo accettata dai Sindaci del comprensorio. Se è ancora valida, allora non si possono accettare i provvedimenti che Regione ed ASL hanno disposto smentendola spudoratamente,altrimenti si cambi e si dica chiaramente qual è il futuro dei servizi sanitari provinciali. E senza dimenticare una forte presa di posizione verso la Regione affinché risorse e servizi vengano veramente riequilibrati rispetto agli altri territori liguri.
Sappiano i cittadini che chi continua a parlare di campanilismo fra La Spezia e Sarzana lo fa solo per interessi che a noi risultano oscuri e per dividerli. Il vecchio moto “dividi et impera” mai come in questo caso pare essere  quello di chi, forse, è furoviato da altri obbiettivi piuttosto che portare avanti i problemi dei suoi cittadini più deboli.
Noi pertanto saremo a La Spezia, sotto il comune,   con le Associazioni ed i Comitati che aderiscono al Movimento cittadini per la sanità e con quanti vorranno supportarci, Mercoledì 6 alle ore 17 in occasione del 1° Consiglio comunale spezzino post-elezioni per ricordare a Federici che la sanità provinciale è una, unica per tutti e di tutti, che la situazione è drammatica e che i nostri sindaci devono almeno provare a far pesare il loro ruolo politico nei confronti ella regione.
 
L’esecutivo del Movimento cittadini per la sanità
-Tribunale per i diritti del Malato/Cittadinanzattiva La Spezia
-Centro Ligure per la tutela del Malato La Spezia
-Centro ligure per la tutela del malato Sarzana
-Consulta provinciale disabili
-ADICONSUM Sarzana
-Comitato popolare per la sanità
-Movimento Stop al consumo di suolo

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