mercoledì 16 maggio 2012

E parlano di chiusura temporanea per garantire le ferie al personale!L'anno scorso è partita una denuncia in procura per interruzione di publico servizio e sono stati costretti a riaprire.

Sarzana 15 Maggio 2012

In merito alle notizie riportate dalla stampa in cronaca locale di oggi rimarchiamo come il periodo di emergenza estiva sia sempre prodromico di tagli definitivi e penalizzanti per i cittadini e questo, oramai, dovranno pur ammetterlo anche i Sindaci della provincia più è più volte richiamati all'attenzione ed alla presa di posizione per come i nostri territori sono penalizzati in fatto di servizi sanitari.
L''ospedale di Sarzana è oramai vergognosamente utilizzato come bacino di riserva di quello spezzino o come contenitore dell'ultima ora per trasferimenti di reparti che, invece di essere "riorganizzati"  e portare prestigio alla struttura, che viene spacciata di elezione con un magnifico futuro davanti, comportano tagli su tagli ai posti letto ed al personale.
Nel merito denunciamo quello che a noi risulta:

- che il personale medico della divisione di chirugia di Sarzana, oltre a non essere sostituito in modo da dare continuità operativa (vedi il primario dott. Lippi, il chirugo trasferito già da tempo a La Spezia e il titolare del servizio di endoscopia pensionando fra pochi giorni), già da giorni presta servizio saltuariamente presso la chirurgia di La Spezia e quindi non certo per un'emergenza estiva,
- che non si capisce a chi siano state affidate le funzioni di primario e quindi chi disponga l'organizzazione e garantisca la responsabilità nella divisione di Chirurgia di Sarzana (si parla del primario di La Spezia, ma potrebbe farlo dal momento in cui la Chirurgia di Sarzana è una divisione a se stante riconosciuta?, di cui però non si trova traccia operativa a Sarzana),
- che sono stati sospesi gli interventi per varici pur essendo disponibile un medico esterno assunto proprio per questo con contratto SUMAI ed essendo disponibili anche le sale operatorie ed i medici chirurghi ancora in carico alla chirurgia di sarzana (e si parla di qualcosa come 150/180 pazienti in attesa),
- che la ventilata chiusura del reparto di ortopedia non pare corrispondere alle esigenze di garantire le ferie al personale e che, anzi, sembrerebbe più un taglio alle prestazioni per ottenere risparmi estemporanei con l'interruzione dell'attività chirurgica
- che la stessa interruzione dell'attività chirurgica ortopedica di elezione comporterà l'allungamento delle liste di attesa ed un ulteriore taglio anche alla Fondazione Don Gnocchi, privata delle prestazioni conseguenti agli interventi chirugici (l'elezione riguarda tutti gli interventi non traumatologici e ad esempio solo solo parlando di protesi, se i nostri dati sono corretti, sarebbero almeno 70/80 sopprese nei tre mesi),
- che il numero di ortopedici presenti è oramai ristretto all'osso avendo perso nell'ultimo anno 4 medici mai sostituiti e dovendo il primario dividersi fra il reparto spezzino e quello sarzanese,
- che il nuovo primario di ortopedia previsto non è per il reparto di sarzana ma per quello di La Spezia
e, per ultimo,
- che le sofferenze del nosocomio non sono certo limitate a questi reparti ma qui intendiamo fermarci solo per rimarcare l'ennesima presa in giro di una regione e di una azienda che raccontano di un grande futuro di elelzione chirurgica per l'ospedale di Sarzana. Futuro che esiste, forse, solo nei loro piani e magari con soggetti "terzi" molto interessati alla struttura. Tanto oramai fra cessioni in gestione, appalti e cartolarizzazioni si sono venduti di tutto e ci potrebbe stare pure l'ospedale di Sarzana.
Per quanto sopra ribadiamo ai sindaci della provincia che farebbero meglio a porsi a capo dei cittadini nella protesta verso regione ed ASL prima di dover ammettere che, non solo sono stati presi in giro, ma che sono stati compartecipi del disastro del servizio sanitario pubblico locale.

L'esecutivo

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