venerdì 3 giugno 2011

Un paio di affermazioni tratte dai quotidiani e la nota del Movimento cittadini per la sanità inviata alla stampa.

Il Governatore della Liguria Burlando: "Per aprire nuovi servizi occorre tagliare sugli ospedali"
Il Direttore Generale della ASL 5 Dott. Conzi: "«con l’Rsa di prima fascia si apre un problema con i posti letto in ospedale. Dovremo fare alcune verifiche». Nuovi tagli? O nuovi posti letto? Saranno curiosi di saperlo soprattutto i sindacati. Cgil, Cisl e Uil, pur invitate, hanno scelto di non venire «in segno di protesta». Per loro contano più posti letto e assunzioni che le posa di una prima pietra.
SARZANA 3 Giugno 2001
 Avevamo sicuramente colto nel segno rinunciando per protesta a presenziare al convegno del centro Allende con l’assessore regionale alla salute Dott. Montaldo visto che siamo stati emulati da alcuni sindacati.
      Come puntualmente è arrivata la conferma degli operatori di quanto denunciava in quella occasione il Centro ligure di tutela del malato nella sua lettera, condivisa dal resto del Movimento.
      Leggiamo sui quotidiani notizie che sia gli addetti ai lavori che noi sappiamo da tempo: l’idea, travestita da riorganizzazione, è quella di tagliare ancor di più.
      Lo dice il Direttore Generale Conzi ai Giornalisti e lo conferma il Governatore Burlando quando afferma che, se si vogliono nuovi servizi, bisogna tagliare ancor di più sugli ospedali.
      Restando in tema dell’ospedale di Sarzana: siamo pronti a scommettere che l’operazione del trasferimento della Geriatria da La Spezia a Sarzana comporterà un ulteriore taglio di posti letto.
      Ancora di più di così? Eppure gli operatori sono stati chiari: oramai si gioca con la salute dei cittadini.
      Possibile che le segnalazioni della reale situazione arrivino solo ai centri di tutela dei malati e ai Comitati?
      E per quanto riguarda gli interventi chirurgici citati negli articoli, non sanno gli illuminati amministratori e i politici del territorio che i pazienti ricoverati normalmente al mattino per interventi spesso non hanno posto letto, talora vengono rinviati oppure operati in tardo pomeriggio o, peggio, dopo l’intervento stazionano in sala operatoria finchè qualche buonanima di dottore non riesce a trovare e convincere qualche altro paziente ad andare a casa anche se scienza e coscienza magari consigliano un giorno in più di ricovero? O che ad un certo orario comincia il ballottaggio dei pazienti di medicina appoggiati in chirurgia, urologia o ortopedia da far “quadrare” con quelli in attesa al pronto soccorso o con quelli che devono essere dimessi magari, anche qui, con qualche anticipo? O i salti mortali da fare per liberare un posto in rianimazione magari dopo un intervento eseguito in urgenza?
      Non sanno che gli organici dei reparti sono all’osso, compreso quelli delle aree critiche, come denunciato anche dai sindacati? Ad esempio gli organici delle sale operatorie stesse oramai ridotti al lumicino con personale che non riesce neppure ad essere addestrato secondo percorsi che garantiscano almeno una sufficiente autonomia e sicurezza?
      E che in ospedale e nelle stesse sale operatorie si continuano ad inseguire problemi su problemi senza una direzione in grado di risolverne uno; vuoi che sia la temperatura troppo fredda o troppo calda o la mancanza di vestiario che da tempo immemore costringe medici ed infermieri ad “arrangiarsi” (a proposito di esternalizzazioni e del loro costo/beneficio)?
      Niente da fare… continuano a tagliare sulla gestione diretta del pubblico e sugli ospedali magari creando falsi reparti per livelli di assistenza; apriono servizi che da anni dovevano già essere presenti e li cedono  agestione privata a tutti gli effetti perché a nulla vale la giustificazione che la regia rimane pubblica, visto che i servizi peggiorano, i tagli aumentano e la spesa pure. E i servizi territoriali, anch’essi oramai nelle mani dei privati costano e non riducono la richiesta ospedaliera.

Il coordinamento del Movimento cittadini per la sanità.
(Associazioni aderenti come da loghi in intestazione)

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