sabato 13 marzo 2010

Banti passa all'UDC e ripropone, come fece nel 2008, l'ingresso dei privati nella gestione dell'ospedale di Sarzana. Le associazioni rispondono...

COMUNICATO STAMPA – La Spezia, 13 marzo 2010
“Apertura dell’ospedale di Sarzana ai privati: sen. Banti e’ ancora dei nostri?“

Caro dr. Banti,
la Sua proposta NON ci piace per nulla.
 Innanzitutto perche’ e’ ora di finirla con l’idea di privatizzare un servizio PUBBLICO quando non si e’ fatto nulla per migliorarlo, ma anzi.
 Preferiremmo leggere di Sue proposte per far funzionare al meglio il servizio PUBBLICO (Lei infatti e’ un esperto essendo stato anche assessore regionale alla Sanita’).
Ma la proposta non puo’ essere accoglibile anche per ragioni di negative esperienze

Forse Lei non sa che nell’ASL 5 :
-          la gran parte dei servizi strutturali e di supporto sono affidati al privato ( ppalto multiservice) e finanche attivita’ sanitarie sono svolte da personale delle cooperative senza l’adeguata esperienza e formazione (il DG dr. Conzi, appena arrivato alla ASL 5, defini’ – sono parole sue – tale situazione “ anomala “)
-          la convenzione / concessione con il don Gnocchi – che ci costa, a canone, oltre 11 milioni di euro l’anno – sta creando notevoli disagi anche alle casse dell’ASL per ulteriori spese fuori contratto ( si parla da fonti ufficiose di decine di milioni di euro di fatture contestate ); senza contare che, in caso di contestazioni alle prestazioni, il don Gnocchi sospende le attivita’ sotto convenzione ai cittadini, accettando solo quelle a pagamento ( come e’ avvenuto qualche tempo fa )
-          l’assistenza territoriale – dai malati mentali al disagio derivante da tossicodipendenze – e’ oramai al di fuori del pubblico
-          mentre si “ tagliano “ i doppioni dei reparti ospedalieri dell’ASL, si mantengono i “ triploni “ della convenzione con l’Alma Mater; convenzione che non ha risolto nessuno dei problemi, cui avrebbe dovuto dare soluzione (dalla mancata riduzione delle liste d’attesa, alla mancata redazione di linee guida e collaborazione con l’ASL
-          l’enorme mole di laboratori e ambulatori privati convenzionati (basta guardare il sito della Regione) lavora a pieno ritmo, mentre nelle strutture pubbliche dell’ASL 5 la percentuale di riduzione delle liste di attesa e’ la piu’ bassa della Regione

Non si possono portare esempi di altre realta’, perche’, nella nostra, abbiamo gia’ verificato - sulla nostra pelle e sulle nostre tasche - che la partnership con il privato NON funziona. Sostanzialmente, noi riteniamo, perche’ non si e’ in grado di controllare e programmare le attivita’ da parte della nostra Azienda sanitaria. Sarebbe ora di riflettere, non se cambiare per l’ennesima volta un direttore generale, ma sul mandare a casa qualche dirigente sanitario che da piu’ tempo – e sotto ogni bandiera – opera presso la nostra Azienda senza alcun risultato.
Forse Lei non sa che ad apposita istanza, rivolta ai manager dell’Azienda, per conoscere i dati sui controlli degli obblighi del privato, in virtu’ della legge sull’accesso, non e’ stata data risposta. Lei non sa, forse, che il direttore amministrativo dr. Sacchi – appositamente invitato a rendere spiegazioni nel corso di una riunione con tutte le associazioni della provincia in data 23.04.08 – si e’ preso tempo per rispondere e, ad oggi, ancora non ha risposto.
Forse Lei non sa che, a fronte di tale disastroso spreco di risorse negli appalti (si parla di oltre 50 milioni di euro l’anno) l’ASL 5 nel suo bilancio di previsione 2008 ha deciso di investire (sic!) altri 3 milioni di euro per “ esternalizzazioni “, mentre ha previsto una riduzione di oltre 2 milioni di euro per il personale dipendente e continua a spendere soldi per prestazioni dei privati invece di investire su strutture pubbliche per abbassare le liste d’attesa.

Fare andare allo sfascio un servizio PUBBLICO e poi svenderlo ai privati sembra essere una moda. Ma noi cittadini abbiano pagato per costruire quelle strutture PUBBLICHE che, per Lei, dovrebbero andare al privato senza che questo ci spenda un solo euro.
NOI NON PERMETTEREMO MAI UN SIMILE PROGETTO. CHIAMEREMO A RACCOLTA I CITTADINI SPEZZINI che gia’ altre volte hanno sostenuto le nostre battaglie.
E sarebbe ora che i candidati alla Regione si esprimessero chiaramente di fronte agli elettori su questi temi
 ( Rino Tortorelli ) Tribunale per i diritti del malato / Cittadinanzattiva

1 commento:

  1. tutte cose da non credere ..se non le si fosse sperimentate sulla propria pelle!! quello che non si capisce è come i cittadini spezzini ancora vadano a votare :visto che possiamo solo votare gente come quella che ora ci governa (o che ha governato tempo fa) che ci ha portato al disastro più completo fa che senso ha andare a votare?! o riusciamo a cambiare una classe politica inetta e arrogante oppure dovremmo avere la dignità di non presentarci alle urne..

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