martedì 3 marzo 2009

Burlando in campagna elettorale. Comunicato delle Associazioni

COMUNICATO STAMPA
La Spezia, 03 marzo 2009
Nuovo ospedale
            Siamo felici di apprendere che la Regione è riuscita a coprire il finanziamento del nuovo ospedale di La Spezia, anche se il costo finale risulta aumentato del 20% in un anno.
Attendiamo comunque di poter visionare l’atto finanziario in tutte le sue parti, anche perche’ non vorremmo che quota parte del finanziamento ( 70 mln di euro ) derivasse da forme di ricorso al privato ( project financing ).
Per vigilare sui tempi e i modi di costruzione del nuovo ospedale proporremo alla Regione di attivare una commissione civica ( cioe’ con la partecipazione dei cittadini ) per il controllo sull’appalto – cosi’ come e’ stato fatto in altre Regioni, come in Puglia, e per impedire che, come accaduto con l’Accordo di Programma del 2001, il collegio di vigilanza non ….vigili -.

Situazione generale – incontro con il Presidente Burlando
L’attesa notizia dei finanziamenti non deve distoglierci, pero’, dall’affrontare la situazione reale dei nostri servizi sanitari provinciali. Il finanziamento del nuovo ospedale deve essere cosa assolutamente a parte rispetto al finanziamento destinato alla ASL 5 e alle soluzioni per uscire dalla profonda crisi dei servizi sanitari provinciali.
Per questo le nostre organizzazioni hanno incontrato il Presidente Burlando nella scorsa settimana e a lui hanno esposto le richieste della cittadinanza per risolvere i nodi cruciali che stanno minando alla base il diritto alla salute per tutti i cittadini :
1) Bloccare le privatizzazioni (denaro pubblico elargito senza controllo)
2) Controlli severi sulla qualità delle prestazioni che vengono fornite dai privati (convenzioni, appalti, etc…) perché queste prestazioni incidono sulla salute dei cittadini
3) Controlli severi sulle liste di attesa per impedire il verificarsi di conflitti di interesse (laboratori privati, studi medici, etc…)
4) Annullare gli appalti quando questi non forniscono qualità e sicurezza (oggi non avviene…)
5) Premiare gli operatori che all’interno dell’ASL vogliono attuare percorsi di diagnosi e cura a tutela dei cittadini (oggi non avviene…)
6) Iniziare a potenziare la sanità pubblica assumendo il personale e dotandola di mezzi per operare adeguatamente ed in modo strutturato.
Il Presidente Burlando ha chiesto un rendiconto per farsi carico delle risposte da dare in merito.


Al di la’ degli annunci….preelettorali, infatti, la situazione generale dell’ASL 5 resta gravissima e non siamo certo noi soli a dirlo.
Dal verbale della Conferenza ristretta dei Sindaci del giugno 2008 e’ lo stesso Direttore Generale della ASL 5 ad individuare alcune pesantissime problematiche.
Dice il Dott. Conzi in alcuni passaggi:
“Siamo riusciti a pareggiare il bilancio (2008 n.d.r.), pur avendo una marea di soldi in meno e pur avendo dovuto accantonare, con un intervento positivo riducendo i costi della farmaceutica territoriale e, più da un'altra parte, in maniera negativa, tagliando violentemente sul bilancio e tagliando le prestazioni
…E’ chiaro che non si può pensare di andare avanti così, ma è necessario intervenire in maniera strutturale….
…Questa è la realtà: siamo di fronte al fatto che siamo scesi di 5milioni invece di aumentare di 10, apparentemente siamo risaliti di 10 nel 2008, ma in realtà non è così…
…Noi abbiamo un’Azienda che spende molto rispetto ad altre, con dei costi come diceva prima il Presidente della Conferenza che sono in buona parte incomprimibili perché determinati da tutto; perché beni e servizi sono: Global Service, Don Gnocchi…
io sono d’accordo che sarebbe stato utile avere i soldi che sono stati messi sui servizi, ma c’è un
divieto a livello centrale di fare operazioni di questo tipo , perché il costo del personale deve diminuire, punto. Poi sanno benissimo che questo comporta l’aumento dei beni di servizio , che si ingenera un meccanismo perverso di precariato e di personale sottopagato…
Noi dobbiamo tenere presente che l’anno prossimo sarà una tragedia… Sul personale e su alcuni costi non ci sarà nessuno spazio.”
           
Quando, gia’ nel 2004, criticavamo appalti ed esternalizzazioni eravamo cassandre?
            Quando dal bilancio 2008 avevamo rilevato che sono stati diminuiti 2 milioni per il personale ed aumentati 3 milioni per le esternalizzazioni, eravamo Cassandre ?

Come ha preannunciato “Cassandra Conzi” il 2009 sembrerebbe essere ancora più duro:
E infatti: da un primo esame della Delibera delle Giunta regionale n.1608 del Dicembre scorso, il finanziamento assegnato per il 2009 all’ASL 5 sembra coprire a malapena l’indice ISTAT.
E la somma destinata al progetto di rientro dalle liste di attesa è di soli 194.000 Euro per la nostra ASL, mentre l’ASL 4 ha avuto 440.000 euro e l’ASL 1, addirittura, 1 milione!
Ed erano tutte messe molto meglio di noi.
E che dire dei finanziamenti per il rientro della cosiddetta “utenza migrante”?
Sono 3 milioni e 250.000 Euro i finanziamenti distribuiti alle 5 ASL Liguri. Ma forse è meglio dire alle 4 ASL liguri perché la nostra non ha avuto neppure un Euro. Ed è quella che ha più cittadini costretti a ricorrere alle ASL di altre regioni!

Bene. Forse è arrivato il momento di dire basta.
Basta con questa scellerata gestione che vede i servizi diminuire ed aumentare la presenza dei privati con costi sempre più alti e senza contropartite in termini di qualità.
Occorre riportare alla gestione diretta del pubblico i servizi e le prestazioni sanitarie, oltre ai servizi strutturali, essenziali o strategici.
Occorre investire in servizi stabili nel tempo gestiti direttamente e non elargire a privati, o a dipendenti della ASL stessa, somme con cui si comprano esami e prestazioni che l’ASL stessa non è in grado di controllare.
Occorre riallineare gli organici del personale falcidiati in questi anni, assumendo le unità necessarie a partire dagli Operatori Socio Sanitari con cui l’ASL pensa di alleviare la carenza di infermieri senza allargare l’appalto Multiservice anche a queste figure che, sostituendo il vecchio infermiere generico andranno a fornire anche prestazioni sanitarie ai malati.
Occorre un piano sanitario di lungo respiro che lanci, una volta per tutte, i servizi territoriali integrandoli fra di loro e con le strutture intermedie e con gli ospedali stessi e non continuare ad appaltare anche i servizi sanitari territoriali, come per ultimo è successo all’Assistenza Domiciliare Integrata, o stilare solo sulla carta l’organizzazione dei distretti che ha giovato unicamente ai dirigenti incaricati promossi o assunti ex novo.

Solo quando vedremo mettere in opera queste, che sono solo alcune delle iniziative che si dovrebbero prendere, potremo cominciare a pensare che, forse, gli amministratori vogliono garantire a tutti, ma soprattutto ai più deboli, il diritto di accedere a tutte le cure in difesa della propria salute e della salute collettiva.
            Noi continueremo a vigilare, protestare e proporre : preannunciamo fin d’ora forme democratiche di protesta, a partire da una iniziativa di occupazione simbolica, che partirà dal Pronto Soccorso di La Spezia.



Il Coordinamento delle Associazioni e Comitati.

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