martedì 6 novembre 2012

Ancora una volta la Direzione dell’ ASL 5 maschera nuovi tagli ai posti letto con una operazione di riorganizzazione dei servizi.


            L’operazione di trasferimento di Oncologia e Geriatria dall’ospedale Felettino di La Spezia a quello di Sarzana infatti risponde secondo noi esclusivamente a tre obbiettivi:
            1 - far credere che le operazioni del progetto “nuovo ospedale del Felettino” procedano speditamente benché ancora oggi manchi la totale copertura finanziaria,
            2 – far credere che all’ospedale di Sarzana aumentino i posti letto distogliendo artatamente l’opinione pubblica dal fatto che, invece, i posti letto per acuti a livello provinciale subiranno un ulteriore taglio,
            3 – continuare a risparmiare sul mancato riallineamento dei posti letto e del personale della ASL 5 rispetto agli altri territori liguri che invece avranno la possibilità di convertire parte dei posti letto in più e riutilizzare su altri servizi il personale in esubero.
            Nella lettera che il Movimento cittadini per la sanità invia al Direttore Generale ASL ed ai Sindaci della provincia, oltrechè, per conoscenza, a tutti i soggetti interessanti ed ai media locali,  sono dettagliatamente elencate le ragioni  di quanto sopra espresso.
            Fa molto riflettere il fatto che con l’avvicinarsi della nuova e prevedibile “emergenza medica invernale”, invece di potenziare
laddove è riconosciuta una grave carenza di posti letto per acuti persino dall’Assessore Montaldo, si attuino provvedimenti che vanno in direzione assolutamente opposta e nonostante i numeri parlino di un migliaio di pazienti medici ricoverati “in appoggio” in altri reparti ogni anno finanche ad arrivare, l’inverno scorso, alla sospensione degli interventi chirurgici programmabili ed alla apertura estemporanea di letti “di fortuna”.
            Il tutto pur nella possibilità, come ben evidenziato nella lettera del Movimento, di diverse soluzioni attuabili in parte da subito ed in parte con un minimo di programmazione nel rispetto delle linee stabilite dalla giunta regionale nei prossimi mesi.
            Ad esempio il mancato potenziamento delle attività di oncologia che potrebbero già essere avviate immediatamente e senza oneri aggiuntivi, pensiamo in primis alle terapie endovenose antitumorali che ancora vengono eseguite tassativamente a La Spezia, ma anche alla possibilità di aumento dell’attività ambulatoriale e di Day Hospital, oppure alla riapertura dei 18 posti letto tagliati alla Fondazione Don Gnocchi in aggiunta agli attuali. Provvedimenti che dimostrerebbero veramente la volontà di potenziare i servizi attuali ed andare ad un’inversione di tendenza in attesa dal trasferimento della Don Gnocchi nella struttura di Via Fontevivo.
            Per ultimo, mentre gli altri territori provvedono al potenziamento dei servizi territoriali in cambio della dismissione di posti letto ospedalieri, la ASL 5 rimane desolatamente al palo senza il benché minimo accenno in tal senso se non la prevista apertura della Casa della Salute a Sarzana su cui, peraltro, ancora non è dato a conoscere il piano di riorganizzazione.

La Spezia 6 Novembre 2012

L’esecutivo del Movimento.

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