venerdì 7 ottobre 2011

TROPPO FACILE E TROPPO INGIUSTO ACCANIRSI CONTRO LE FASCE PIU’ DEBOLI

             I malati, i disabili, gli anziani, i ceti economicamente più svantaggiati sono le classi che più di ogni altra subiscono i tagli che la regione impone in sanità e nel sociale.
            Una società che si rispetti dovrebbe ribellarsi quando a questi soggetti si taglia l’assistenza e la possibilità di avere una vita più decorosa.
            Per questo il Movimento cittadini per la sanità sta con la Consulta disabili che ha rinnovato l’indignazione per i tagli che stanno avvenendo, ed avverrano ancor più pesanti dal prossimo anno, nei bilanci della ASL 5. Tagli che dovrebbero essere evitati con altri provvedimenti.
            E’ ora che anche a La Spezia, come succede negli altri territori liguri peraltro da sempre più avvantaggiati del nostro dal governo regionale, si levi la protesta dei cittadini.
            E’ ora di smetterla con una regione (continua)che penalizza il nostro territorio e con una direzione ASL incapace di mettere in piedi un progetto di sanità che tuteli il cittadino mettendoci molto di suo in una disorganizzazione e inefficienza che oramai regna sovrana.
            A smentire i livelli di eccelenza della nostra ASL, sanciti dall’ormai famoso studio Sant’anna, di cui la direzione ASL e la regione Liguria si fanno vanto, ci sono le decine e decine di prestazioni addirittura non più prenotabili che i cittadini si devono pagare, c’è la drammatica crisi degli organici sancita persino dalla mobilitazione unitaria dei sindacati, c’è il taglio dei parametri di assistenza e dei finanziamenti per le strutture intermedie e territoriali, ci sono servizi territoriali incapaci di sopperire alla carenza di centinaia e centinaia di posti letto, carenza oramai ammessa anche dal Direttore Generale e ci sono appalti costosissimi che hanno depredato risorse in cambio di efficienza e qualità ben più basse della gestione in proprio e che in molti casi costerebbero addirittura meno.
            E c’è, al di là delle schermaglie politiche, il tacito assenso di tutta la classe dirigente dei partiti locali che in un modo o nell’altro accetta la situazione  parandosi sotto lo schermo dello scaricabarile.
            E’ ora che la gente si mobiliti e, per parte nostra, faremo di tutto per riuscire a farlo.
            Tre anni fa abbiamo sconfitto il giochino delle tre carte messo in piedi dalla regione, dalla direzione dell’ASL e dai Sindaci con le manifestazioni al Centro Allende ed in Piazza del Mercato. Adesso che il gioco si fa ancora più pesante troveremo insieme le armi per controbattere.
            Non si gioca con la pelle dei più deboli.

Il Coordinamento del Movimento cittadini per la sanità.

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