sabato 22 ottobre 2011

Il Sindaco di Sarzana, a nome di tutti i sindaci della Val di Magra, ha ammesso che forse ha tenuto di poco conto gli avvisi che i Comitati in difesa della sanità provinciale inviavano. Le nostre lotte e proteste avevano quindi una ragione ben precisa. Le nostre denunce fondamento reale. Ora ci ascolteranno?


22/10/11 La Nazione: Tutti in piazza contro i tagli La rabbia di operatori e utenti
  IN PIAZZA Matteotti a Sarzana la sanità spezzina urla. In coro: «vergogna, venduti». Ci sono infermieri delle coop che garantiscono l’assistenza domiciliare in tutta la Provincia e nella Rsa: ne andranno a casa 33. Per ora. Ci sono i fisioterapisti della «Don Gnocchi» che comincia a ragionare sulla cassa integrazione. Ma risponde solo il sindaco Massimo Caleo, perché l’assessore ligure dei tagli milionari Claudio Montaldo lo ha immolato sull’altare della politica. Senza troppe spiegazioni Montaldo ha disdetto la sua presenza solo un’ora prima dell’incontro sulla sanità di ieri in Comune, convocato da tempo. Lo aspettavano in piazza lavoratori, sindacati, associazioni. Un’assenza da tutti definita «vergognosa». «Una cialtronata», sbotta Nicola Cecchini (Cisl) prima di leggere un documento unitario firmato da Cgil, Cisl, Uil, Confsal che chiede chiarezza sul futuro dell’Asl 5. Se i sindacati si preparano ad una trasferta massiccia a Genova («Montaldo non è venuto? Andremo noi a farci ascoltare»), Caleo parla di un errore politico: «sbagliato sottrarsi al confronto». Inizia un’infuocata assemblea. Il direttore generale dell’Asl 5 Gianfranco Conzi prova a fare il riepilogo dei «lavori in corso». Ma i lavoratori non ci stanno. «Vogliamo risposte — si grida da più parti —

venerdì 7 ottobre 2011

TROPPO FACILE E TROPPO INGIUSTO ACCANIRSI CONTRO LE FASCE PIU’ DEBOLI

             I malati, i disabili, gli anziani, i ceti economicamente più svantaggiati sono le classi che più di ogni altra subiscono i tagli che la regione impone in sanità e nel sociale.
            Una società che si rispetti dovrebbe ribellarsi quando a questi soggetti si taglia l’assistenza e la possibilità di avere una vita più decorosa.
            Per questo il Movimento cittadini per la sanità sta con la Consulta disabili che ha rinnovato l’indignazione per i tagli che stanno avvenendo, ed avverrano ancor più pesanti dal prossimo anno, nei bilanci della ASL 5. Tagli che dovrebbero essere evitati con altri provvedimenti.
            E’ ora che anche a La Spezia, come succede negli altri territori liguri peraltro da sempre più avvantaggiati del nostro dal governo regionale, si levi la protesta dei cittadini.
            E’ ora di smetterla con una regione (continua)

lunedì 3 ottobre 2011

TROPPO FACILE E TROPPO INGIUSTO PENALIZZARE LE CLASSI SOCIALI PIU' DEBOLI:
I malati, i disabili, gli anziani, i ceti economicamente più svantaggiati sono le classi che più di ogni altra subiscono i tagli che la regione impone in sanità e nel sociale.
            Una società che si rispetti dovrebbe ribellarsi quando a questi soggetti si taglia l’assistenza e la possibilità di avere una vita più decorosa.
Il Comitato Sanità Val di Magra sta con la consulta disabili.
Mauro Bornia presidente della Consulta provinciale disabili:
«Un no secco ai previsti tagli alle strutture di riabilitazione e mantenimento, sia per anziani sia per disabili gravi»È quanto chiede la Consulta Provinciale Disabili, che definisce tale decisione ingiusta e priva di buon senso.
La delibera Regionale 862 del Luglio scorso sarà un macigno sulle strutture operanti nella nostra provincia, strutture di vario genere,