DATI E DOCUMENTI DA VERIFICARE E PROMESSE DA MANTENERE.
Sulle decisioni
che riguardano l’Ospedale di Sarzana siamo felici che il Sindaco di Sarzana
abbia lavorato recependo le preoccupazioni dei cittadini espresse attraverso le
iniziative dei Comitati e che si sia quindi recuperata una situazione che stava
prendendo una bruttissima china.
Tutti ricordiamo,
ad esempio, che ad Aprile la chirurgia di Sarzana doveva chiudere al venerdì
sera o le voci sul ridimensionamento del Pronto soccorso o ancora le
pesantissime ipotesi di ricorso ai privati per l'ospedale sarzanese, con
gravissime ricadute su tutta la provincia e sull' ospedale spezzino incapace di
reggere l'urto del sovraccarico di lavoro, oggi più che mai dopo la chiusura di
una intera sezione di chirurgia i cui tempi di riapertura paiono lontanissimi.
Attendiamo però
di avere più dati e i dettagli dell’operazione, perchè solo lì capiremo dove si
andrà a parare nella seconda parte della riorganizzazione, quella che dovrebbe,
secondo le intenzioni dichiarate dal Direttore Generale, regolamentare i
servizi dopo il trasferimento della Don Gnocchi e recuperare una situazione di
enorme sofferenza dei servizi spezzini.
Per ora ci
prendiamo le dovute riserve che riguardano l’imminente trasferimento di
Geriatria ed Oncologia, su cui faremo una attenta analisi della capacità
ricettiva a Sarzana anche a fronte dell’incombente stagione invernale che
sempre ha comportato picchi di ricoveri proprio nei reparti medici ed
innumerevoli appoggi sparsi negli altri reparti (chi non ricorda la sospensione
degli interventi chirurgici di routine a fronte di una dichiarata
"emergenza medica"? O l'apertura estemporanea del reparto
"tampone" a La Spezia coi conseguenti salti mortali per reperire il
personale e gli spazi?).
Allo stesso modo
possiamo già affermare che la futura chiusura del reparto di "cure
intermedie" dell' Ospedale di Levanto